giovedì 4 settembre 2014

[Opinioni Film: Murderer] Può il sangue descrivere un individuo?

Buon pomeriggio a tutti/e. Oggi vi propongo un commentone pregno sul film del 2013 Murderer, fresco fresco di visione. Il titolo del post è una riflessione che ho maturato durante la seconda metà del film e ancora adesso sto rimuginando su una possibile risposta. Prima di aver visto gli ultimi venti minuti vi avrei sicuramente detto No, non è così semplice la faccenda., mentre adesso ho un po' di domande e di pensieri in merito. Come sempre leggete a vostro rischio e pericolo, in quanto questi miei commenti sono sempre minati di spoiler dietro ogni virgola o punto fermo. :sese: 


 


Titolo Originale: 살인자 
Titolo Inglese: Murderer / Salinja
Nazionalità: Corea del Sud
Durata: 76 min
Genere: Thriller








Dove poter reperire i sub: Scheda su Asian World
 


TRAMA: 

Joo-Hyub (Ma Dong-Seok) è un uomo che, dopo aver ucciso la moglie e il suo amante, cerca di vivere una vita tranquilla in un piccolo villagio con suo figlio, Yong-Ho (Ahn Do-Kyu). Suo figlio diventa poi amico di Ji-Soo  (Kim Hyun-Soo) una ragazza appena trasferitasi che frequenta la sua classe. Ji-Soo con il tempo scoprirà che il padre del ragazzo, Joo-Hyub è l'uomo che anni prima tentò di ucciderla.



VOTO PERSONALE: 1/2





COMMENTONE PREGNO SUL FILM: 

Questo film mi ha incuriosita già tempo fa ma solo oggi ho deciso di guardarlo, nonostante fosse lì ad attendermi già da qualche giorno. 
Sinceramente non so cosa mi aspettassi ma di certo non mi è affatto dispiaciuto, anzi sono rimasta favorevolmente colpita. Dopo la brutta esperienza con un altro thriller coreano, Monster , sinceramente mi sarei aspettata una bella schifezza di film mentre invece è stato interessante e mi ha anche fatto porre la domanda Può il sangue descrivere un individuo? Abbiate pazienza e vi spiegherò tutto! ^_^

  
JOO-HYUB, PADRE ED ASSASSINO.
Yong-Ho è un ragazzo molto tranquillo, un artista dotato di gran talento e vive con il padre in un piccolo villaggio, anche se viene spesso preso di mira dai bulletti di turno. Un giorno entra a far parte della sua vita, e della sua classe, Ji-Soo, una ragazza appena trsferitasi e con un passato non proprio idilliaco. I due stringeranno un forte legame, ritrovando l'uno nell'altra l'unica persona su cui poter contare in quel piccolo mondo. Quello che entrambi i ragazzi ignorano è che il padre di Yong-Ho è un feroce assassino che uccise la moglie e il suo amante e che, per un caso fortuito, non riuscì ad uccidere anche la ragazza, Ji-Soo, quando era ancora una bambina.
Inevitabilmente la verità durante il corso del film verrà fuori e per entrambi i ragazzi sarà un'esperienza sconcertante, in particolar modo per Yong-Ho, il figlio dell'assassino. Un
BELLISSIMO DIPINTO FATTO DA YONG-HO.
ragazzo all'apparenza buono e gentile viene divorato dal grande dubbio interiore e dallo shock della scoperta, portandolo ad un cambiamento radicale, quasi obbligato. Improvvisamente il ragazzo continua a pensare ad una persona, ad uomo, ad un padre, ad un assassino...all'unica persona al mondo che ci sia sempre stata da che sua madre è morta. Ed è proprio da questi pensieri che prende forma quella che tanto ho visto come dapprima come una forma di negazione per arrivare all'accettazione e al cambiamento dentro di sé. Lui crede che avere un padre assassino, con cui condivide lo stesso sangue che scorre nelle vene, significhi automaticamente avere nel proprio codice genetico quel qualcosa che renda anch'egli un mostro in grado di prendere una vita con facilità. Ed è proprio questo il grande cambiamento: lui da giovane ragazzo tranquillo si trasforma in un cane rabbioso che crede di essere un mostro bramoso di sangue, che non prova pietà e che deve in ogni situazione dare il peggio di sé. 

Una delle scene che lo dimostrano è stata quella in cui 


*** SPOILER!!! ***

il capo dei bulletti se la prende con Ji-Soo picchiandola davanti a Yong-Ho, il quale, dopo aver notato per terra il coltello di uno dei ragazzi, decide di prenderlo e di puntarlo proprio contro il capetto. Questi credendo che sia tutta una finta lo prende sotto gamba, finendo così ferito dalla lama. 



*** FINE SPOILER ***

La ragazza ovviamente, una volta visto questo lato così brutale e cupo del ragazzo, inizia a provare quasi un sentimento di paura nei suoi confronti, che li fa allontanare. Irrimediabilmente questo lato del ragazzo non scompare ma anzi si fa sempre più visibile e importante, fino all'inevitabile punto in cui...

*** SPOILER!!! ***

.....ferisce mortalmente la sua insegnante per poterne bere il sangue, con la ferma convinzione che, bevendolo, riuscirà a diventare una brava persona, degna di poter frequentare Ji-Soo senza sentirsi fuori posto. 


*** FINE SPOILER ***


La reazione della ragazza è stata molto umana ed emotiva, a mio avviso. Nonostante sia spaventata da quello a cui sta assistendo, decide di scappare via con Yong-Ho per fare in modo che nessuno sappia che è stato proprio lui a fare ciò che ha fatto, nonostante durante la fuga gli dica che non lo sta facendo per lui. 

Dall'altra parte ci sono anche delle scene in cui si vede il padre alle prese con gli sguardi e gli atteggiamenti di un figlio che sembra non riconoscere più, con le sue domande a bruciapelo durante la cena (La mamma è davvero morta in un incidente d'auto?) e delle voci che gli rimbombano nella testa*. Quando scopre poi che è stato suo figlio a ferire mortalmente l'insegnante, che nel frattempo è stata soccorsa da dei passanti, inizia la ricerca del figlio, che nel frattempo sta scappando, valigia alla mano, con Ji-Soo. 
Segue poi inseguimento tra i boschi, che si conclude con il padre che ferma e picchia il figlio lamentadosi del fatto che non avrebbe dovuto usare un coltello - o qualcosa di simile - e dicendo che non avrebbe mai dovuto aver a che fare con quella ragazza, che per colpa sua la loro vita tranquilla è stata rovinata; a questo punto il padre opta per la scelta, diciamo giusta :sese:, di uccidere quella Ji-Soo che ha assistito immobile alla scena. Con un colpo di scena che, in un certo qualsenso si poteva anche prevdere vista la piega che hanno preso gli eventi, il ragazzo pugnala il padre per salvare Ji-Soo. Segue un breve dialogo in cui il padre dice al figlio che, se vuole pugnalare qualcuno, deve spingere il coltello più in profondità. E finisce praticamente così, con il padre che si accascia morente tra le braccia di un figlio piangente e con la ragazza che ha assistito al tutto. 

SCENA FINALE DEL FILM.
 Si può quasi parlare di happy ending, guardando il finale, una scena in cui la neve inizia a cadere e i due ragazzi che se ne vanno.


Mi ha scuscitato molte domande, questo film. Una è quella che già avete letto nel post, ovvero Può il sangue descrivere un individuo? 
Questo film sembra quasi voler dire che sì, è possibile se te lo ripeti abbastanza volte per riuscire a crederci. Fondamentalmente io sono dell'idea che non importa cosa racconta il tuo codice genetico - almeno in questo frangente, quello caratteriale -, dipende sempre da come vieni cresciuto, dove e forse anche quando. Yong-Ho fondamentalmente è stato cresciuto in modo discreto dal padre, almeno stando a quello che dice, ma evidentemente la scoperta è stata così pesante da spingerlo a credere di essere lui stesso il mostro delle fiabe, quello che, a conti fatti, non può decidere da sé se essere buono o cattivo, perché lui deve semplicemente interpretare la parte che gli è stata affidata. Non c'è spazio per le domande, per i dubbi o per dei piccoli cambiamenti: deve essere la fiera che brama il sangue e che inevitabilmente deve sottostare ai suoi desideri e perire sotto l'affilata e lucente spada dell'eroe di turno. 

In definitiva questo film non mostra mai veramente i sentimenti dei personaggi, lascia sempre un alone di mistero sopra di loro e così facendo non si riesce mai a decifrarli davvero ma comunque questa cosa a me non è pesata, anzi. Fondamentalmente non credo che sia un film dove bisogna sapere tutto anche se forse qualche nuvola in meno all'orizzonte non sarebbe guastata. Nel complesso questo film a me è piaciuto e, se non credo di poter gridare al capolavoro dal momento che non mi ha fatto impazzire, non posso d'altro canto non consigliarne la visione. Certo, c'è un po' di sangue quindi magari chi si impressiona con molta facilità potrebbe non apprezzarlo ma credo che sia una scenlta interessante se si vuole guardare un thriller Made in Korea che tenga impegnati per un'oretta e poco più. 
La cosa certa è che io non sono assolutamente un'esperta in fatto di thriller, specialmente quelli asiatici quindi il mio commento si basa puramente sulle impressioni che questo film ha suscitato a me come persona, quindi se decidete di guardarlo e poi vi fa schifo non prendetevela con questa non-critica cinematografica. :roftl:


* io le ho interpretate come le voci della moglie, in particolar modo, e dell'amante dal momento che verso la fine del film si vede lui seduto al tavolo mentre mangia, intendo a parlare con la figura di una donna. 

A questo punto vi saluto rimandandovi al prossimo post! 
Come sempre sentitevi liberi di lasciare un commento. ^_^ 

  

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