domenica 25 gennaio 2015

[Opinioni film: Han Gong Ju] L'urlo silenzioso.

INFO 




Titolo: 한공주
Conosciuto come: Han Gong Ju
Genere: Drammatico, mistero, scolastico
Regia: Lee Su Jin
Sceneggiatura: Lee Su Jin
Anno: 2014
Nazionalità: Corea del Sud




TRAMA


Dopo essersi trasferita in una nuova scuola, Gong Ju stringe amicizia con una ragazza di nome Eun Hee, la quale la convince a far parte di un club acappella. Quando però la notizia si diffonde, un gruppo di genitori di ex compagni di classe ritornano in scena, portando con loro i segreti del passato tumultuoso della ragazza.



VOTO PERSONALE:


COMMENTONE PREGNO SUL FILM:


Ho visto questo film nell'arco di un pomeriggio, intervallato da delle pause in cui mi dedicavo ad altro con e senza compagnia. Non so se sia stata la cosa migliore da fare però alla fine così è andata.
Han Gong Ju è indubbiamente un film forte che comunque in qualche maniera riesce a scalfire la corteccia dello spettatore e questo comunque è un pregio. Quando

ovviamente si parla di temi delicati ma al contempo dolorosi come quello affrontato da questa pellicola, penso sia normale e difficile riuscire a trasmettere ogni singola emozione al pubblico senza per forza 'danneggiarlo' ed in un certo senso questo film è, almeno nel mio caso, riuscito parzialmente nell'intento. Perché parzialmente? Perché come un altro film che ho visto ieri, Linger, non sono riuscita a provare pienamente qualcosa durante la visione nonostante comunque non abbia avuto l'impressione di aver buttato quasi due ore della mia vita per un film per cui non valgono la pena. Ho visto davvero pochi film di questo tipo quindi mi è difficile comprendere appieno se questo sia stato solo un caso o se semplicemente un film del genere non deve emozionare ma bensì colpire, ferire e devastare lo spettatore.

Essendo più un film del mistero che drammatico, la storia è alquanto nebulosa fin dall'inizio dove vediamo solo questa ragazza, Gong Ju, essere ospitata a casa della madre del suo professore mentre cerca di inserirsi in una nuova scuola. E presa così la storia sembra una come tante, non credete? Gli interrogativi iniziano ad accumularsi quando emerge il fatto che la ragazza si è dovuta trasferire in seguito ad un misterioso incidente che ha profondamente segnato la ragazza ma di cui lo spettatore non ha alcuna certezza riguardo a ciò che possa essere accaduto. Può immaginarlo

da piccoli dettagli ma la conferma definitiva arriva solo tardi, verso l'ultima mezz'ora di film in cui tutto il ritmo decisamente lento e pacato viene soppiantato da un ritmo frenetico, dal
dolore più profondo, dalla verità più cruda. Ebbene sì, per più di un'ora è tutto molto tranquillo, monotono quasi, dove non succede granché: assistiamo allo sbocciare di un'amicizia tra Gong Ju ed Eun Hee, una nuova compagna di classe, tra le spine e la scontrosità della prima e tra le buone intenzioni e i sentimenti sinceri della seconda.
La loro amicizia nasce per caso, dopo che la ragazza ha sentito la protagonista cantare mentre si faceva una doccia in piscina e da allora è rimasta colpita dalla sua voce e, facendo parte di un gruppo a cappella, pensa bene di invitarla a cantare con loro. Gong Ju però rifiuta, le dice di farsi gli affari propri e di non intromettersi. Anche dopo che la loro amicizia inizia a maturare la ragazza rimane sempre molto schiva, non vuole che qualcuno la riprenda e cose del genere e a tutte le ragazze del gruppo sembra solo una tipa molto capricciosa, solitaria ed anche abbastanza scorbutica. Diciamocelo, chiunque la penserebbe così perché non bisogna sempre pensare che uno abbia avuto un trauma pazzesco per essere così distante dagli altri. E' stato però altresì interessante il discorso fatto da una ragazza del gruppo dopo averla sentita cantare e mi ha lasciata al contempo perplessa e colpita:
una voce simile nasce solo da una profonda tristezza. La frase era simile a questa e non mi ha lasciata affatto indifferente.

Il film si snoda in due direzioni: passato e presente. Mentre il presente è quasi il resoconto quotidiano delle esperienze della protagonista dopo tutto ciò che è successo, il passato offre degli spunti di riflessioni per capire cosa sia successo, oltre che degli squarci degli avvenimenti che hanno portato al misterioso segreto della ragazza e mostrano anche come questi avvenimenti abbiano profondamente cambiato Han Gong Ju, la quale sembra una frittata rivoltata: prima era indipendente, fiduciosa ed aperta a nuove esperienze mentre in seguito si è tramutata in una persona schiva, diffidente, impaurita, timida...

Han Gong Ju è sicuramente un film che non lascia indifferenti ed anzi, forse fa anche un po' incazzare. Se però dicessi perché sarebbe spoiler e rovinerei uno dei punti di forza del film: la nube di mistero. Certo, questo voler mantenere tutto segreto non ha reso le cose facili ad una che si spazientisce facilmente come la sottoscritta ma decisamente credo di aver impeigato bene il mio tempo in questo film ed anzi sono curiosa di vedere quanto prima una nuova prova di Lee Su Jin, qui regista e sceneggiatore. Non sarà stato in grado di emozionarmi quanto avrei voluto ma ha sapientemente messo in scena una storia che colpisce in tutti i sensi e che comunque, almeno per un istante, cambia colui che la sto guardando.
Fortunatamente non mi sono rispecchiata nella protagonista e spero che anche chi abbia visto il film abbia fatto lo stesso ma di sicuro credo che Han Gong Ju sia un film che
valga la pena di essere visto.
Per la storia? Sì, anche ma di film impegnati ne è pieno il mondo quindi non è proprio il fondamentale. Questo fondamentale a cui mi riferisco credo possa benissimo essere l'essere umano che viene rappresentato in molte delle sue sfaccettature grazie ai personaggi che compongono questa storia e che portano in scena dolore, amicizia, odio ed una vasta gamma di sentimenti che compongono ciò che viene comunemente definito Essere Umano.

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