INFO
Titolo: 스캔들 - 조선남녀상열지사 / Seukaendeul - Joseon Namnyeo Sangyeoljisa
Conosciuto come: Untold Scandal / Scandal: The Love Story of Men and Women in Joseon
Genere: Drammatico, storico
Regia: Lee Jae Yong
Sceneggiatura: Kim Dae Woo, Lee Jae Yong
Durata: 124 min.
Anno: 2003
Nazionalità: Corea del Sud
TRAMA
Una bellissima ma cinica nobildonna, la signora Cho, decide di fare una
scommessa con il cugino, donnaiolo incallito, che ha come fulcro prima
il dover mettere incinta la nuova e giovane amante del marito ed in
seguito la seduzione di una donna di grande virtù e rettitudine, il cui
premio consisterebbe nell'avere l'onore di dare al cugino l'occasione
mai avuta per poter passare la notte con lei. L'uomo accetta con
trasporto la sfida ignorando però il fatto che la seduzione è un'arma a
doppio taglio e che quello che oggi è solo una scommessa, un domani
potrebbe trasformarsi in un sentimento più profondo come l'amore...
VOTO PERSONALE: ★★★★★ 1/2
COMMENTONE PREGNO SUL FILM:
Sinceramente questo film è stato accompagnato da alcune
vicissitudini di
noia e di malumore che mi hanno impedito di vederlo in un'unica
soluzione. L'ho infatti iniziato ieri pomeriggio ma dopo una mezz'ora ho
stoppato perché non ne potevo più. Doramicamente parlando questa è
stata una settimana costellata di delusioni quindi non posso negare di
essermi approcciata alla visione di Untold Scandal completamente
priva di alcun pensiero negativo e con molta poca voglia di partecipare
alle vicende narrate. Indubbiamente questo mia indisposizione non ha
potuto che aggravare la noia che ho provato nel guardare quella che
defininirei quasi un'intera ora della pellicola, anche se devo ammettere
che poi le cose hanno preso una piega diversa che mi ha portato a
rivalutare il titolo, almeno fino a quando non sono arrivata al finale,
tema a me molto caro, che mi ha lasciata perplessa e sinceramente mi ha
fatto pensare che
sarebbe potuto finire due minuti prima e mi sarebbe
piaciuto infinitamente di più, in quanto mi sarebbe sembrato più
romantico e drammatico al tempo stesso, mentre quello che è
effettivamente il finale sembra essere solo un'aggiunta di due minuti a
mo' di pezza per non turbare gli animi che inseguono sempre il
romanticismo estremo e che non vedono di buon occhi certi finali più
emozionanti e meno scontati, soprattutto di questi giorni. É inutile
negare che il finale che avrei voluto io avrebbe peccato di un minimo di
realismo ma sarebbe stato un bel tocco finale di romanticismo d'altri
tempi, alla tutto o niente, per intenderci.
Posso fare una
piccola confessione? Avendolo visto in un gruppo di visione non mi sono
nemmeno premurata di leggere la trama ma solo di reperire il malloppone,
così come spesso accade quando guardo un film in compagnia. Sapevo solo
che questo film sarebbe stato particolare e che sarebbe stato ad
ambientazione storica e francamente non potevo
chiedere di meglio. Ho
però trovato leggermente soporifera e noiosa la prima parte del film,
quella a conti fatti scevra di sentimenti che non fossero dominati dalla
vendetta e composta anche da un nemmeno troppo sottile gioco di
'seduzione' che portava il protagonista, Cho Won, un donnaiolo senza
speranza, ha rincorrere due precise sottane per poterne avere una cara
in cambio, tanto agognata e sempre rimirata da lontano. E sinceramente
con una storia così ci andrei a nozze ma questa volta la scintilla non è
scattata ed indubbiamente questo è successo anche per i motivi di cui
parlavo all'inizio ma dubito che se tra una settimana riguardassi questo
film riuscirei a soprassederci, in quanto credo che sia proprio una
questione di gusti, e questo film di fatto non sembra aver incontrato i
miei.
É stato
comunque interessante vedere dipinta una società falsamente pudica e
moralista che, dietro alle belle parole ed ai gesti nobili nasconde
qualcosa di più oscuro, quasi, a dimostrazione che non c'è
mentalità che tenga quando si tratta del complesso essere umano, quella
cosiddetta macchina perfetta che però, così come è capace di formulare
grandi pensieri di una profondità e di una complessità senza eguali, è
sempre preda delle sue stesse pulsioni e dei suoi stessi sentimenti che
lo rendono
vulnerabile e offuscano il suo giudizio razionale. Ed è stato
proprio questo che è successo al protagonista: da freddo calcolatore con un motivo di fondo per compiere determinate azioni, si è ritrovato schiavo del suo stesso istinto e quindi è entrato in una spirale che lo ha reso al
tempo stesso vittima e carnefice, seduttore capace di far fluttuare
animi e cuori per poi inevitabilmente spezzarli oltre che un uomo
qualsiasi preda delle proprie emozioni ed incapace di pensare
lucidamente dopo l'incontro di quella persona chiamata da tutti 'anima
gemella'.
Non so se potrei consigliare questo film in
quanto mi ha dato delle emozioni pur riuscendo a farmi storcere il naso e
a non farmelo apprezzare. Non so se si possa definire un film
anatra-coniglio, in cui una persona è capace di vedere un'anatra mentre
un'altra ancora invece vede un coniglio. In entrambi i casi, vedere per
credere!
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