Fresca fresca di visione vi propongo le mie personali opinioni, ed emozioni, su un film che sicuramente avrà dei difetti ma che ha saputo emozionarmi con una grande intensità, dandomi la riprova che non tutti i film sono noiosi, brutti e senza spessore ma che, quando meno ce lo si aspetta, arriva quel qualcosa che ti riempie dentro e ti emoziona talmente tanto da pensare che ti serviva proprio piangere così tanto ed amare la storia ed i suoi due protagonisti.
INFO
Titolo: 미인도 / Miindo
Conosciuto come: Portrait of A Beauty / Beauty Island
Genere: Storico, drammatico, romantico
Regia: Jeon Yun Su
Sceneggiatura: Han Su Ryeon
Durata: 108 min.
Anno: 2008
Nazionalità: Corea del Sud
TRAMA
Nata in una famiglia di pittori, la giovane Yun Jeong è una ragazzina dotata di un talento naturale per la pittura. Tuttavia il peso di continuare a portare avanti la tradizione di famiglia è sulle spalle del fratello, in quanto alle donne non è permesso diventare pittrici professioniste.
Mentre quindi il fratello cerca di guadagnarsi un posto a corte, Yun Jeong lo aiuta segretamente dipingendo al posto suo, almeno fino a quando un giorno il fratello pone fine alla sua vita. Per fare in modo che l'onore della famiglia resti intatto la ragazza è costretta a prendere il nome del fratello e a travestirsi come un uomo.
Le squisite capacità di Yun Bok catturano l'animo di un grande artista del tempo, Kim Hong Do, anche se le donne rappresentate dalla giovane vengono condannate come oscene.
Durante una giornata come tante Yun Bok ha modo di incontrare Kang Mu, un uomo di cui finirà per innamorarsi perdutamente e che le farà provare per la prima volta il desiderio di abbandonare tutto ciò che ha costruito nel tempo così da poter coronare il suo sogno d'amore.
[Questo film è stato tradotto in lingua italiana dal DAFansub. Rimando gli interessati alla pagina sul loro blog.]
VOTO PERSONALE: ★★★★★★★★
COMMENTONE PREGNO SUL FILM:
Non so bene cosa dire di questo film se non che mi ha emozionata tantissimo.
Come in molte altre occasioni non sapevo bene cosa aspettarmi dal titolo in questione ma non posso dire che questa volta non mi sia piaciuto. Questo è un punto fondamentale in quanto dopo gli ultimi film abbastanza sciapi e deludenti - tralasciamo pure il film di Hong Kong che quasi mi vergogno di aver visto cosa ne è saltato fuori
- questa è stata una necessaria boccata d'aria fresca. Non sarà un capolavoro della cinematografia ma non credo di cercare la perfezione ma solo tante storie variopinte e capaci di farmi emozionare. 
La storia è stata davvero coinvolgente e sinceramente non ho potuto fare a meno di empatizzare con i due giovin innamorati anche se fin dal loro primo incontro sapevo come sarebbe finita e che le lacrime sarebbero state davvero tante. E così è stato infatti. Non è sicuramente un film gioioso da guardare perché si vede il coronamento di una storia d'amore ma è stato comunque fantastico vederli e pensare, pur sapendo che sarebbe stato tutta una bugia, che sarebbero riusciti a vivere come volevano.
L'ho già detto e mi ripeterò ancora una volta: questo film non è un capolavoro e fondamentalmente non credo nemmeno che anelasse ad esserlo, scegliendo più che altro di mostrare alcune sfaccettature dell'animo umano.
Abbiamo infatti la solitudine espressa dalla protagonista, la quale si ritrova a dover mentire al mondo fingendosi il fratello e sentendosi in colpa per la sua morte, rimanendo così di fatto intrappolata in una gabbia che gli adulti le avevano costruito intorno già in tenera età.
C'è una scena davvero rappresentativa in cui lei davvero si ritrova davanti ad una gabbia ed in cui libera una colomba, dicendole 'Vai, sei libera.' quasi lo stesse dicendo a sé stessa pur essendo consapevole che quelle erano solo parole al vento e che l'unica libertà per lei sarebbe stata la morte.
L'incontro casuale ed inaspettato con un uomo umile di nome Kang Mu cambia completamente la vita della giovane, che si ritrova a sperimentare l'amore ed anche a desiderare qualcosa di più per sé stessa che una vita fatta di sacrifici e basata sulle menzogne.
Purtroppo il personaggio di Kang Mu non è molto approfondito ma ciò non mi ha scoraggiata dall'apprezzarlo, se non altro perché ha portato colore, emozioni ed anche un po' di spensieratezza nella vita di Yun Bok e, durante le scene tra loro due davvero carinissime, anche nella mia.
É un popolano, una persona abbastanza semplice, senza grandi aspirazioni o sogni nel cassetto, solo un essere umano come tanti che si guadagna da vivere come può. Il bello però sta nel fatto che l'incontro con la protagonista in qualche modo lo cambia e gli fa pensare che c'è di più nella vita oltre alla quotidianità del fare specchi.
Nonostante questo sia un film che, tra una romanticheria ed un dipinto, dà uno scorcio sul passato è anche un titolo spinto quindi chiunque pensi di vederlo si deve aspettare un bel po' di queste scene in varie forme. Sicuramente si apprezzeranno maggiormente quelle tra i due innamorati perché, anche all'occhio inesperto di una doramista come la sottoscritta, si vede la tenerezza del gesto, mentre in altri contesti si nota maggiormente sentimenti più crudi come la rabbia, che quindi rendono tutto molto aggressivo e quasi di 'cattivo gusto'.
Il finale, come ho già avuto modo di dire, non è dei più felici e ma a modo suo riesce a fare breccia nel cuore di chi lo guarda anche se la chiave di lettura dello stesso, e quindi la propria interpretazione personale, vanno di pari passo con il concetto dei dipinti di Yun Bok: sta nell'occhio di colui che guarda capire cosa questi stia effettivamente vedendo. Ecco quindi che è lo spettatore a decidere se quello che sta vedendo sia giusto o anche solo soddisfacente per il suo di gusto o se invece avrebbe preferito un altro finale, un altro modo di raccontare la storia. Dal canto mio non mi posso lamentare, forse avrei cambiato leggermente qualche piccolo dettaglio ma in definitiva è stato tutto come avrei voluto.
Lo consiglierei? Non credo di essere in presenza di uno di quei titoli che tutti possono amare però senza dubbio sì, mi piacerebbe consigliarlo anche ad altre persone però credo che sia d'obbligo metterle in guardia se sono orientate verso un tipo molto diverso di storia.
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