lunedì 11 aprile 2016

[Pensieri fra le pagine: Gli zombi non piangono] Gli zombie non piangono ma sanno come deludere.

Buongiorno tu!

Quanto è bello leggere, non trovi? Per me è un'esperienza rilassante, un'occasione per evadere dalla vita ed i suoi alti e bassi e dedicarmi alle vicende di qualcun altro.
Questa volta ho deciso di buttarmi su una storia a tema zombie ma devo dire che ci sono stati vari motivi che mi hanno spinta e non apprezzare questo libro, ovvero Gli zombi non piangono. Ma andiamo per gradi.

INFO

Titolo: Gli zombi non piangono (Zombies don't cry)
Serie: Living Dead Love Story
Autore: Rusty Fischer
Genere: Horror, romantico
Pagine: 368
Formato: Copertina rigida
Editore: Giunti (Collana Y)
Anno: 2012
Disponibilità (ad oggi): in commercio
Prezzo: 12,00 € 


TRAMA

Maddy Swift è una studentessa normalissima e un po' imbranata, frequenta il liceo della tranquilla cittadina di Barracuda Bay e ha una cotta per il nuovo ragazzo della scuola. La sera in cui Stamp finalmente la invita a una festa è anche quella in cui la sua vita cambierà per sempre. Perché è il suo primo fantastico appuntamento? Non esattamente. Quando Maddy, tutta agghindata, esce di casa, fuori piove a dirotto. Non trova la strada per raggiungere la festa e proprio quando crede di essere arrivata a destinazione viene colpita in pieno da un fulmine. Al risveglio, si trova con la faccia in una pozzanghera, stordita e completamente inzaccherata. Ma il fango è l'ultimo dei suoi problemi. Sono quel buco fumante sulla testa, il cuore che non batte più e i polmoni che non funzionano a farle sorgere qualche sospetto. Scopre con raccapriccio di essersi trasformata in una delle creature che più la spaventano: una morta vivente. E che la sua urgenza più impellente è mangiare immediatamente un cervello fresco, se vuole evitare il poco attraente processo di putrefazione. Aiutata da due compagni zombi, Maddy non solo imparerà a gestire la sua nuova identità, ma anche a difendere se stessa, il suo amore e tutta Barracuda Bay dallo Zombi Armageddon.


VOTO PERSONALE:

COMMENTONE PREGNO SUL LIBRO:

Ho scelto questo libro perché volevo evadere da una lettura poco ispirata e devo dire che per buona parte dello stesso stava riuscendo goffamente nel suo intento. Il vero problema è sorto all'incirca verso l'ultima trentina di pagine, a quella che definirei resa dei conti. Ma direi di andare per gradi ed incominciare dal principio.

Non avendo grandi aspettative sul libro non ci è voluto molto per fare in modo che quest'ultimo mi piacesse quel tanto che bastava da farmelo leggere in due giorni, complice anche la brevità dello stesso. I personaggi tutto sommato tagliati con l'accetta erano carini, la protagonista aveva la giusta dose di umorismo necessaria a non farmi cadere le braccia e la storia era interessante ma non troppo ingarbugliata, piuttosto lineare anzi. E allora dove sta il problema, è quello che volevo no? Probabilmente ti starai chiedendo questo. Ebbene, volevo un libro cazzaro per evadere ma fondamentalmente questo si è preso un po' troppo poco sul serio, mostrandomi degli zombie innaturali rispetto a quei pochi che ho visto in qualche film, ma soprattutto inserendo situazioni che mi hanno lasciata a dir poco basita. 

La storia è un inno alla banalità tipica della maggior parte degli YA - cosa che tutto sommato posso sopportare se il resto è meglio -, mostrandoci una Maddy Swift che rappresenta l'eroina tipo di questo genere di romanzi: è impacciata e goffa, non se la fila nessuno, le succede la cosa più bella della sua vita (un figo spaziale la invita ad una festa) e sfiga vuole che venga colpita da un fulmine diventando una zombie. , grazie ad un fulmine. La cosa di per sé potrebbe anche essere originale se non fosse che poi ci si perde in un mare di fesserie che rendono davvero difficile prendere seriamente la storia e tutto ciò che la circonda, incominciando da personaggi come Hazel, la migliore amica della protagonista: semplicemente da prendere a sprangate sulle gengive. 
Ovviamente tra un risvolto di trame e l'altro ci doveva essere la differenza tra Zombie Buoni e Zombie Cattivi, quindi dei cattivoni davvero spaventosi *SESE*, incapaci di prendersi sul serio perfino in prima persona, dimostrando solo una delle tante carenze del romanzo. 

Insomma, si è capito che non mi è piaciuto e fondamentalmente ho davvero poco da dire visto che ho rimosso pressocché tutto della storia ma cercherò di fare uno sforzo mentale per non dover chiudere qui il commento. 

Il triangolo amoroso.
Allora, io sono una doramista, ai triangoli ci ho fatto il callo ma almeno quelli hanno una parvenza di senso e danno una sorta di scossone alla trama. Nel caso di questo libro la geometria dell'amore non serve e non emoziona. Sapere quindi che la nostra si contende il cuore di due giovani spasimanti non mi dà niente, non mi fa pensare che vorrei stesse con l'uno o con l'altro, poiché nemmeno questo si riesce a fare, rendendo di fatto la lettura tediosa nell'ultima parte, da quando i nostri si ritrovano sul campo di battaglia al momento in cui Maddy 'decide' a chi appartiene il suo, di cuore. 
Sicuramente leggerò almeno il secondo capitolo della saga - per inciso, è stata interrotta la pubblicazione in Italia, perciò armatevi di pazienza e dizionario se avete intenzione di proseguire - per vedere se la fuffa cosmica del primo si ripercuoterà anche nel secondo ma non nego di nutrire ben poche aspettative da quella che sembra essere solo una saga come tante, senza mordente e con poche cose da dire, perlopiù noiose o insensate. 

I personaggi, come già accennato, sembrano un po' tutti tagliati con l'accetta. Iniziamo quindi con una protagonista goffa ed un figo che la degna di uno sguardo, passando per amicizie di dubbio gusto e un padre al limite dell'idiozia, e concludendo con gli unici due che si salvano di poco: i nuovi amici non-morti di Maddy. Loro onestamente sono stati gli unici che sono riuscita ad apprezzare, anche se ovviamente non potevano risultare tanto più caratterizzati rispetto alla mediocrità degli altri.
Spero però che il secondo volume possa dare spazio a tutti i personaggi e che questi subiranno quindi un'evoluzione degna di nota.

In definitiva il libro non è una sòla paurosa ma non c'è nemmeno da aspettarsi il capolavoro letterario. È un libro tutto sommato medriocre, ideale per passare qualche giorno distraendosi, ma nulla più. Sono infatti dell'idea che questo sia un romanzo che debba essere iniziato con un approccio mentale ben preciso, così da evitare delusioni o altri sentimenti negativi. 

 

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